L’immagine di Caravaggio che viene fuori dal film “L’ombra di Caravaggio” – uscito nel 2022 con la regia di Michele Placido e l’interpretazione di Riccardo Scamarcio – è abbastanza fuori dagli schemi. Mescola insieme grandiosità e debolezza, luci ed ombre, passione e tormento. Nel film, Michelangelo detto da Caravaggio, risulta un personaggio molto diverso da come siamo stati abituati a conoscerlo sui libri di storia dell’arte. Viene fuori, infatti, una personalità estremamente complessa e tormentata; con un tremendo vizio che lo accompagnerà per tutta la vita: la sfrenata passione per le donne. Spesso in qualche scena viene ripreso lui mentre, con i suoi amici, trascorre le notti nelle bettole Romane, dissipando tutti i suoi averi.
Oltre a mettere in risalto questo lato “ombroso” il regista presenta un’altra bellissima immagine dell’artista. Parlo della sua attenzione verso gli ultimi, i poveri e gli emarginati come i “pezzenti” dell’oratorio di San Filippo Neri e le prostitute di Rione Campo Marzio. Nelle sue tele i personaggi scelti per comporre le scene sono per lo più i miseri e gli emarginati, come ad esempio per dare il volto alla “Madonna dei Pellegrini” sceglie una certa Maddalena Antognetti detta”Lena” nota prostituta nella Roma di quegli anni. Così facendo è come se Michelangelo volesse restituire a quei poveri disgraziati parte di quella dignità che ormai avevano perduto. Come se oggi, per le nostre pubblicità, invece di scegliere una bellissima attrice famosa, scegliessimo un senzatetto, sporco e malconcio della stazione di Mergellina. L’ombra di questo misterioso pittore più che per la sua vita travagliata e assai complessa penso consista in ciò che di lui non si riesce ad accettare: la sua profondità e il suo essere fuori dagli schemi.
Ha saputo far fruttare al 100% la sua moneta e ha reso celebre e immortale ciò che per l’epoca era ritenuto spazzatura. Dunque un grande uomo, il quale ci ricorda una dimensione umana imprescindibile a tutti: siamo un mescolamento di fango e cielo.
Mario Di Santo
Comunità II anno