CHIESE ORTODOSSE: QUALE DIALOGO?

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CHIESE ORTODOSSE: QUALE DIALOGO?

Mercoledì 9 novembre, il gruppo GEDI (Gruppo Ecumenico e Dialogo Interreligioso) del Pontificio Seminario Campano Interregionale, si è incontrato con il prof.re Riccardo Burigana, docente di Ecumenismo presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale di Firenze.

I seminaristi ed il professore si sono confrontati sul rapporto tra le chiese ortodosse, soprattutto in questa circostanza di difficili rapporti politici tra Russia ed altri paesi dell’Est europeo, a causa della guerra in corso. Tra le Chiese ortodosse (che sono autocefale), se in passato c’erano sensibilità diverse, ma, nonostante tutto, erano avviati dei processi di dialogo, attualmente il clima è tale da favorire solo un indifferente silenzio. Le complicazioni ad un dialogo franco hanno origine, non solo dalla loro caratteristica autocefala, ma anche dalla difficoltà di vedersi inserite nella società e nel mondo contemporaneo. Infatti prima della caduta del muro di Berlino, gravitando culturalmente attorno all’Unione Sovietica, si erano immaginate di vivere un mondo diverso. La difficoltà di tematizzare i cambiamenti culturali avvenuti negli ultimi decenni ha prodotto come conseguenza la difficoltà di comunicazione.

Nel contesto del dialogo ecumenico, la stessa Chiesa Cattolica, probabilmente, avrebbe potuto fare di più per quei fedeli ortodossi che vivono in Occidente. Infatti, la commistione ancora forte, tra potere politico e religioso, che caratterizza le chiese ortodosse, è un altro elemento che non le aiuta a superare le divisioni culturali, sociali e politiche, tra i popoli e le nazioni, e quindi a realizzare un vero dialogo ecumenico.

Negli ultimi anni, la Chiesa cattolica ha assunto uno stile ecumenico quotidiano, nell’idea che la diversità contribuisce alla realizzazione dell’umanità e il raggiungimento dell’unità è opera dello spirito, che agisce in uomini impegnati a vedere come ciò che unisce è di più di ciò che divide. Sono i gesti della solidarietà quotidiana, prima che i trattati, a costruire una cultura del dialogo ecumenico ed interreligioso.

 

Il gruppo GEDI

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