Approfondimenti a Napoli sulla situazione geopolitica
Il Circolo degli Ufficiali della Marina Militare di Napoli ha da qualche mese ricominciato ad ospitare, dopo la pausa pandemica, degli incontri di approfondimento sulla situazione geopolitica odierna organizzati dalla rivista Limes, in cui vengono invitati esperti e professori universitari a condividere i risultati dei loro studi e le loro ipotesi in modo da cercare di aumentare la comprensione e la consapevolezza delle sempre più complesse dinamiche geopolitiche che si vanno sviluppando oggi.
Lunedì 24 ottobre l’incontro aveva come tema centrale il conflitto Russo-Ucraino, esplorato negli interventi del Prof. Germano Dottori, docente di Studi Strategici presso la LUISS Guido Carli di Roma, il quale parlava della “possibilità di nuclearizzazione della guerra”, seguito dall’intervento di Lorenzo di Muro che trattava dei “cambiamenti delle relazioni dell’India con la Russia” e del suo ruolo ambivalente nel teatro internazionale.
Il Gruppo di Attualità Politica del Seminario Interregionale di Posillipo ha potuto partecipare a questo incontro nell’ottica di avere maggiori confronti con le istanze esterne e anche nella speranza di poter integrare le prospettive tecniche sulla vita politica con la luce della fede. Interessante è stato l’intervento del Prof. Dottori nella misura in cui ci ha resi consapevoli delle tensioni interne all’Occidente tra forze che hanno obiettivi diversi nei confronti della Russia. Esisterebbero infatti due posizioni fondamentali sull’esito di questo conflitto, una “estrema” che persegue una sconfitta catastrofica della Russia, con il suo totale smantellamento politico, ed una soluzione più “pacata” che auspica una sconfitta della Russia senza che questa ne venga destabilizzata eccessivamente, e con la speranza di poterla reintegrare nelle trattative economiche e politiche internazionali. Il Prof. Dottori afferma di ritenere più ragionevole la posizione “pacata” a causa della possibile escalation nucleare che potrebbe conseguire nel momento in cui la Russia dovesse ritenere che la sua sopravvivenza è messa in pericolo, dunque se si vuole evitare tale rischio bisognerebbe abbandonare le posizioni più estreme. Inoltre, nel momento in cui dovesse aprirsi un conflitto aperto con la NATO, il nostro Governo si troverebbe in grave difficoltà, non avendo un consenso abbastanza ampio (44% degli elettori aventi diritto) per assumersi responsabilità politiche di tale portata. Il prof. Dottori dubita di una possibile risoluzione del conflitto al di fuori del campo di guerra fintanto che i due contendenti non saranno convinti che la “via militare” non possa migliorare la loro situazione negoziale, e questa condizione è ben lontana dall’adempiersi. In ogni caso sostiene l’importanza cruciale delle elezioni mid-term (di metà mandato) negli Stati Uniti. Questo a causa del fatto che le forze neoconservatrici e internazionaliste-liberali, che sostengono il governo di Joe Biden, sono le stesse forze che hanno interesse alla dissoluzione completa della Federazione Russa, dunque nel momento in cui queste dovessero essere indebolite, potrebbe cambiare la situazione ed aprirsi qualche spiraglio negoziale. In conclusione di questo incontro abbiamo avvertito la sempre maggiore necessità di partecipare al dibattito geopolitico, non soltanto per la difficoltà dei tempi in cui ci troviamo, ma perché riteniamo necessario comprendere quanto più accuratamente possibile il mondo in cui ci troviamo per potervi portare una presenza cristiana che sia un vero segno di contraddizione.
Non è possibile stare nel mondo se non lo si conosce e comprende. Non è possibile partecipare alla storia della salvezza se non si entra nella vita politica di ogni popolo. Siamo sempre più consapevoli dell’interconnessione e speriamo di poter integrare tutte le prospettive tecnico-scientifiche guidate da interessi di parte con una prospettiva cristiana che persegua con gratuità il bene dell’altro. Riteniamo in questo modo di poter rispondere all’invito del Signore di essere operatori di pace, e così contribuire alla conversione del mondo.
Carmine Carbone e
Nicolas Scaperrotta
(Comunità IV anno)