Il messaggio forte che Padre Padovan ha voluto donarci durante l’omelia del 22/10/19, è tutto incentrato sul servizio come vita del cristiano in generale e del presbitero in particolare, prendendo ispirazione dal Vangelo di Luca (cap 12, vv. 35-38) che presenta questo problema in maniera molto forte.
“la cosa più difficile per un formatore missionario è far capire che siamo servi, non padroni.”
Anche Don Tonino Bello aveva molto a cuore il servizio e per questo notava spesso con rammarico l’assenza dei grembiuli nelle sacrestie.
L’Evangelii Gaudium ci chiede di lavorare per costruire una chiesa “povera, sinodale, serva e profetica” e tutto questo, ci ricorda Padre Padovan, non può essere il risultato delle nostre povere forze, noi siamo incapaci di amare e servire abbastanza, ma abbiamo un Dio che lo è e che ci rende possibile ogni cosa attraverso la fede.
Inoltre ci ha consegnato quattro dimensioni di servizio che richiedono la disponibilità e la docilità del sacerdote nell’esercizio del suo ministero, un sacerdote è servo;
- Dello Spirito Santo, durante la celebrazione eucaristica (epiclesi) e nel sacramento della riconciliazione;
- Della Parola, perché solo con la Parola di Dio al centro si può costruire una Chiesa missionaria;
- Della comunità e del ministero dei laici;
- Dei poveri, che sono locus teologico per eccellenza, dove si sperimenta l’epifania della presenza di Dio
Infine ci ha dato due caratteristiche importanti per un prete missionario, insegnategli dalla popolazione locale:
- Deve essere uomo di preghiera, la dimensione contemplativa è importantissima per un missionario;
- Deve essere uomo di strada, dove sono presenti i poveri, li deve essere presente anche lui;
Per concludere ci lascia con una citazione di Padre Ezechiele Ramin:
“Una cosa vorrei dirvi.
E’ una cosa speciale per coloro
che sono sensibili alle cose belle.
Abbiate un sogno.
Abbiate un bel sogno.
Seguite soltanto un sogno.
Il sogno di tutta la vita.
La vita che è un sogno è lieta.
Una vita che segue un sogno
si rinnova di giorno in giorno.
Sia il vostro un sogno che miri a rendere liete
non soltanto tutte le persone,
ma anche i loro discendenti.
E’ bello sognare di rendere felice tutta l’umanità.
Non è impossibile…“