Dal discernimento personale al discernimento pastorale
Il nostro Pontificio Seminario Campano Interregionale ha avuto la straordinaria opportunità di ospitare, dal 18 al 21 aprile scorso, il Convegno per i formatori dei Seminari Regionali. Questo appuntamento è stato un’occasione di incontro autentico, di sincero confronto e di scambio reciproco cui hanno partecipato ben undici Seminari Regionali provenienti da diverse parti dello Stivale: da Bologna a Catanzaro, da Cagliari ad Ancona.
L’orizzonte tematico entro il quale ci si è collocati è stato quello del “discernimento”, inteso non come tecnica di validazione della vocazione, bensì come arte da apprendere e stile da incarnare. Tuttavia, prima di mostrare gli elementi fondamentali di quest’arte, che concerne sia la dimensione personale (come riconoscimento dell’agire di Dio in noi) che comunitaria (attraverso il metodo ESDAC), si è ritenuto necessario interrogarsi su quale Chiesa il Signore stia preparando per noi, quale giovane abiti il nostro tempo e quale figura sacerdotale venga proposta dalla nuova Ratio. Tutto questo è stato possibile mettendosi in ascolto di una polifonia di voci, dirette da p. Franco Beneduce sj, rettore del nostro Seminario: S. E. Mons. Corrado Lorefice, arcivescovo metropolita di Palermo; Franco Garelli, docente di Sociologia delle religioni presso l’Università di Torino; p. Mario Danieli sj; p. Flavio Bottari sj; Luisa Rossi (educatrice presso le comunità dell’Arche di Jean Vanier); Stefano Gasseri di Sovvenire; S. E. Mons. Jorge Patròn Wong, Segretario per i Seminari della Congregazione per il Clero.
I momenti celebrativi sono stati presieduti, invece, da S. E. Mons. Angelo Spinillo, vescovo di Aversa e Vice Presidente della CEI; S. E. Mons. Arturo Aiello, vescovo eletto di Avellino e Delegato della CEC per il Clero; S. E. Mons. Gennaro Pascarella, vescovo di Pozzuoli.
Non sono mancati momenti di distensione che hanno favorito la relazione, consistiti nella degustazione delle bellezze artistiche ed enogastronomiche della città di Pozzuoli prima e di Napoli poi.
Infine, è opportuno segnalare come tale occasione abbia consentito ai seminaristi coinvolti nella preparazione e nella realizzazione dell’evento di “allargare il respiro del proprio sogno vocazionale”, per dirla con le parole di Papa Francesco.