La Comunità del Seminario celebra l’Eucarestia presieduta da Padre Franco Beneduce s.j. nella Cappella Maggiore; durante l’omelia p.Franco , richiamando le letture, sottolinea l’importanza della creazione che si da ancora nella storia fino alla venuta del Regno, con Gesù che è l’ispiratore del Padre che tutto crea in funzione di Lui. La storia della salvezza ha come suo centro Gesù e viaggia verso la venuta definitiva, ma Cristo viene continuamente nella Parola, nell’Eucarestia e nella Chiesa mediante i suoi ministri. La nostra fede pertanto non deve essere ingenua in quanto anche se riusciamo a intuire il suo finale positivo, deve vederci impegnati a costruire il presente senza le piaghe di cui la nostra società soffre. Evocando un discorso dell’ex generale dei Gesuiti, P.Nicholas, il rettore ripropone alcune sfide: sfida contro la povertà, la fame e la violenza, la guerra la disoccupazione, la mancanza di educazione e di salute che sono le vergogne dell’umanità; poi la seconda grande sfida che riceviamo è quella dell’uomo che ha voltato le spalle a Gesù, che ha svuotato la propria vita dalla gioia, dalla speranza, dalla pace. Su queste due sfide si gioca il lavoro di ogni cristiano. Tra gli strumenti da ricercare per vincere questa sfida, primo fra tutti è il discernimento: l’essere capaci di riconoscere nella vita interiore e nella storia i segni dello Spirito.
Chi ama, inventa soluzioni e noi siamo chiamati ad amare e a lavorare sul nostro cuore, dobbiamo cercare di essere uomini che nonostante le cadute sanno rialzarsi e riprendere il cammino.
La Celebrazione termina con la consegna per ciascun seminarista di una Bussola, strumento indispensabile dell’uomo in cammino.
