Giovedì 19 novembre, si è tenuta nella nostra cappella maggiore la Celebrazione Eucaristica presieduta da Don Pino Di Santo, Referente vocazionale per la Diocesi di Cerreto Sannita – Telese Terme – Santagata De’Goti e Rettore del Seminario di Cerreto Sannita.
Nel corso della celebrazione Don Pino ha voluto esortarci a superare l’apatia: “Quanto è triste vedere giovani seminaristi apatici, privi di entusiasmo, già vecchi, già consumati”, e ci ha invitati a non guardare la storia dal “balcone”, come spettatori passivi, ma ad impegnarci e ad immergerci nel dialogo sociale e politico, ad essere cioè protagonisti veri in modo da edificare con le mani della nostra fede, una città costruita su rapporti in cui l’amore di Dio è fondamentale.
Molto bello il passaggio in cui, con tono paterno e franco, ha sottolineato l’importanza di uscire per le strade e andare ai crocicchi per accompagnare chi è rimasto ai bordi del mondo: “Amate la vostra vita e fatene un dono, non costruite muri, né frontiere, ma piazze e ospedali da campo”.
Oggi più che mai si avverte l’esigenza di una Chiesa inquieta, quella inquietudine che ha accompagnato tanti nostri fratelli nella fede rendendo la chiesa viva, bella e desiderabile. Ma affinché ciò sia possibile occorre riscoprire la preghiera come il luogo nel quale vivere l’intima familiarità con Dio, dove poter ascoltare il Signore e dove il Signore può veramente ascoltare la nostra vita.
Infine, Don Pino ha voluto metterci in guardia da una grande tentazione, quella cioè di smettere di credere nella forza trasformante del Vangelo. Il peccato più grande che oggi infatti viene commesso dai cristiani è quello della rassegnazione, ossia di credere che in fondo il male ha vinto il mondo. Ma ancora una volta il Signore, attraverso il suo pianto amaro sulla città di Gerusalemme, ci invita a prendere sul serio la sua parola e a credere nelle sue promesse.